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Rumore sul lavoro e salute: soglie di sicurezza, normativa e scelta dei DPI uditivi

Rumore e salute: perché è importante

Il rumore è uno dei rischi più sottovalutati nei luoghi di lavoro. In ambienti come cantieri, officine, fabbriche o aeroporti, l’esposizione costante a suoni forti può causare danni permanenti all’udito, calo dell’attenzione e perfino stress. Per questo motivo, la normativa europea e italiana ha stabilito soglie precise oltre le quali diventa obbligatorio proteggere i lavoratori.

Le normative di riferimento

Il quadro normativo principale è costituito dalla Direttiva Europea 2003/10/CE, recepita in Italia con il D.Lgs. 81/2008. Queste norme fissano dei valori limite di esposizione e dei valori d’azione. In pratica, sono le “linee rosse” che indicano quando un’azienda deve adottare misure di protezione dell’udito.

I valori chiave da ricordare sono:

  • 80 dB(A): primo livello di azione. Il datore di lavoro deve mettere a disposizione dispositivi di protezione individuale (DPI) e informare i dipendenti sui rischi
  • 85 dB(A): livello di azione superiore. I DPI diventano obbligatori, serve segnaletica adeguata e controllo medico
  • 87 dB(A): valore limite di esposizione (considerando l’attenuazione dei DPI). Non può essere superato: se accade, bisogna intervenire subito per ridurre l’esposizione

Capire l’SNR: la chiave per scegliere la protezione giusta

Quando si selezionano i DPI uditivi (tappi o cuffie), compare spesso l’indicazione SNR (Single Number Rating). È un numero che indica, in decibel, di quanto il dispositivo riduce il rumore percepito.

Un esempio semplice:

  • Rumore ambiente: 95 dB(A)
  • Cuffie con SNR = 30 dB
  • Rumore percepito: circa 65 dB(A)

Più alto è l’SNR, maggiore è l’attenuazione. In alternativa, alcuni dispositivi riportano i valori HML (High, Medium, Low), che specificano l’attenuazione in base alle diverse frequenze del rumore.

Tipi di DPI per l’udito

Le protezioni disponibili oggi sono molte e si adattano a diversi contesti:

  • Inserti auricolari: tappi monouso o riutilizzabili, SNR medio 20–35 dB.
  • Cuffie antirumore: adatte per esposizioni prolungate, SNR medio 25–35 dB.
  • Sistemi elettronici attivi: filtrano selettivamente frequenze, permettendo di comunicare senza togliere la protezione.

Per una scelta corretta, non bisogna basarsi solo sul numero dell’SNR, ma è necessario anche:

  • Misurare il livello di rumore reale
  • Valutazione SNR/HML del dispositivo
  • Comfort, compatibilità con altri DPI e durata dell’esposizione

Buone pratiche aziendali

La protezione dell’udito non si limita alla consegna dei DPI. Un approccio efficace include anche:

  • Misurazioni periodiche dei livelli di rumore con strumenti certificati;
  • Manutenzione regolare dei macchinari per ridurre il rumore alla fonte;
  • Segnaletica chiara nelle aree a rischio rumore;
  • Formazione pratica dei lavoratori sull’uso corretto dei DPI;
  • Sorveglianza sanitaria (audiometria) per chi è esposto a lungo termine. 

Conclusione

Proteggere l’udito non è solo un obbligo di legge, ma un investimento in salute e produttività. Conoscere le soglie di rumore (80–85–87 dB) e saper interpretare indicatori come l’SNR permette a datori di lavoro e lavoratori di scegliere la protezione più efficace e creare ambienti più sicuri.